
Sono una cinquantina le persone in trasferimento nella giornata di martedì nel "campo" di via Salone, tra bosniaci, macedoni, kosovari e serbi. Appartengono a otto famiglie che hanno aderito volontariamente alla proposta di trasferimento. Si sposteranno con un autobus della Croce rossa. Ciascuna famiglia, però, si sta attrezzando con furgoni e automobili per trasferire vestiti e masserizie. Man mano che le baracche saranno liberate, verranno abbattute dalle ruspe del Comune.
Soddisfatto il sindaco: «Questo è una svolta per la città di Roma. Le persone che si muovono oggi hanno fatto una scelta di legalità e di lavoro. Questa è la base per l’integrazione e per raggiungere l’obiettivo di chiudere, tra qualche anno, tutti i campi nomadi». Alemanno ha poi aggiunto: «Per fare ciò servono dei passaggi: il primo è cancellare le vergogne come i campi senza acqua, luce e pieni di rifiuti come era questo un anno e mezzo fa. Il secondo passo è stato quello di fornire un documento, il Dast, che riconosce identità e diritti nei campi autorizzati e lavorare con queste famiglie per trovare spazi di lavoro e condizioni di vita migliore».
Ha continuato Alemanno: «Il nostro obiettivo entro quest'anno e' che non esistano piu' campi nomadi abusivi e tollerati, ed entro qualche anno neanche tutti gli altri, perche' tutti dovranno essere integrati e avere una casa».
«Penso che si debba inaugurare una strada, un percorso, una citta' normale in cui i campi nomadi saranno solo un'evenienza, una soluzione temporanea e strumentale - ha affermato Alemanno - L'obiettivo e' che i campi nomadi non esistano piu' a Roma, e per fare cio' servono dei passaggi. Il primo e' cancellare le vergogne, come i campi senza acqua, luce e pieni di rifiuti, com'era questo campo un anno e mezzo fa. Il secondo e' fornire un documento, il Dasp, per far riconoscere l'identita' e i diritti a queste persone, e lavorare con le famiglie per trovare spazi di lavoro e condizioni di vita migliori».
«Tutti quelli che prenderanno questi pullman - ha concluso il sindaco - hanno fatto una scelta di legalità e di lavoro, per questo noi dobbiamo offrirgli un'opportunità. Non stiamo trasferendo dei pacchi da un punto a un altro, ma prendiamo l'impegno di accompagnarli in un percorso di piena integrazione».
1 commento:
ROMA (ore 16) - Il sindaco, Gianni Alemanno, prenderà parte alla cerimonia che si svolge nel campo Casilino 900 per commemorare le vittime del Porrajmos, lo sterminio dei rom e dei sinti. Casilino 900.
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