Al via la demolizione del Casilino 900: alle dieci di questa mattina, la prima baracca è stata abbattuta da una ruspa. Dopo il trasferimento di lunedì dei 120 rom da via Salone al "campo" di Castelnuovo di Porto, è partita l'operazione di esodo dal Casilino 900 a via Salone. Il "campo nomadi", tra i più grandi insediamenti d'Europa, comincia ad essere sgomberato. Alle operazioni partecipa anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno accompagnato dall'assessore comunale alle politiche sociali Sveva Belviso e dall'assessore alla scuola Laura Marsilio. Il "piano nomadi" del Campidoglio prevede lo spostamento dei circa 600 rom dal Casilino 900 al campo di via Salone entro l'inizio di febbraio.
Sono una cinquantina le persone in trasferimento nella giornata di martedì nel "campo" di via Salone, tra bosniaci, macedoni, kosovari e serbi. Appartengono a otto famiglie che hanno aderito volontariamente alla proposta di trasferimento. Si sposteranno con un autobus della Croce rossa. Ciascuna famiglia, però, si sta attrezzando con furgoni e automobili per trasferire vestiti e masserizie. Man mano che le baracche saranno liberate, verranno abbattute dalle ruspe del Comune.
Soddisfatto il sindaco: «Questo è una svolta per la città di Roma. Le persone che si muovono oggi hanno fatto una scelta di legalità e di lavoro. Questa è la base per l’integrazione e per raggiungere l’obiettivo di chiudere, tra qualche anno, tutti i campi nomadi». Alemanno ha poi aggiunto: «Per fare ciò servono dei passaggi: il primo è cancellare le vergogne come i campi senza acqua, luce e pieni di rifiuti come era questo un anno e mezzo fa. Il secondo passo è stato quello di fornire un documento, il Dast, che riconosce identità e diritti nei campi autorizzati e lavorare con queste famiglie per trovare spazi di lavoro e condizioni di vita migliore».
Ha continuato Alemanno: «Il nostro obiettivo entro quest'anno e' che non esistano piu' campi nomadi abusivi e tollerati, ed entro qualche anno neanche tutti gli altri, perche' tutti dovranno essere integrati e avere una casa».
«Penso che si debba inaugurare una strada, un percorso, una citta' normale in cui i campi nomadi saranno solo un'evenienza, una soluzione temporanea e strumentale - ha affermato Alemanno - L'obiettivo e' che i campi nomadi non esistano piu' a Roma, e per fare cio' servono dei passaggi. Il primo e' cancellare le vergogne, come i campi senza acqua, luce e pieni di rifiuti, com'era questo campo un anno e mezzo fa. Il secondo e' fornire un documento, il Dasp, per far riconoscere l'identita' e i diritti a queste persone, e lavorare con le famiglie per trovare spazi di lavoro e condizioni di vita migliori».
«Tutti quelli che prenderanno questi pullman - ha concluso il sindaco - hanno fatto una scelta di legalità e di lavoro, per questo noi dobbiamo offrirgli un'opportunità. Non stiamo trasferendo dei pacchi da un punto a un altro, ma prendiamo l'impegno di accompagnarli in un percorso di piena integrazione».
1 commento:
ROMA (ore 16) - Il sindaco, Gianni Alemanno, prenderà parte alla cerimonia che si svolge nel campo Casilino 900 per commemorare le vittime del Porrajmos, lo sterminio dei rom e dei sinti. Casilino 900.
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