Dovrebbe essere questa la settimana del varo completo del Ddl sicurezza, il disegno legge della vergogna. Dopo tante polemiche, anche dentro il centro-destra, il Governo probabilmente porrà nuovamente la fiducia anche nell'ultima lettura di Palazzo Madama. A dirsene certo, anche negli ultimi giorni, è stato lo stesso Ministro dell'Interno, Roberto Maroni che, una volta dato il via libera definitivo al cosiddetto ''Pacchetto sicurezza'', si è già posto come nuovo traguardo quello della revisione del dispositivo di legge che regola le forze di polizia.
Il ricorso alla fiducia è obbligatorio per un Governo in grande difficoltà che potrebbe di fatto cadere se l’approvazione di questo provvedimento si dovessero allungare per la già esplicita contrarietà delle opposizioni ma anche per prevenire possibili 'mal di pancia' da parte delle forze di maggioranza. E non è da sottovalutare la concomitanza con il G8 e l’appello accorato del Presidente della Repubblica.
In questi mesi tutte le forze sociali, e non solo, in Italia hanno esplicitato al Parlamento i loro dubbi sui provvedimenti contenuti in questo disegno legge. In tantissimi casi la loro piena contrarietà a norme che rischiano di portare il Paese alla deriva razzista. Le norme più contestate, in questo disegno legge molto articolato, sono le nuove norme in tema di immigrazione come l'introduzione del reato di immigrazione clandestina e l'allungamento del periodo di trattenimento nei Centri di espulsione fino a diciotto mesi. Ma anche le norme che prevedono l'introduzione delle cosiddette “ronde” e la revisione della legislazione anagrafica.
Su quest’ultimo punto in questo spazio web è intervenuta l’associazione Sucar Drom che ha messo in evidenza l’evidente discriminazione che verrebbe attuata per chi vive in una casa mobile ma questa norma modificherà anche lo status anagrafico di tanti i Cittadini italiani che non vivono in case mobili, dividendoli di fatto in ricchi e poveri. In questo contesto alcune associazioni hanno manifestato a Milano per far conoscere a tutti le contraddizioni di questa norma.
Questa settimana la parola passa quindi ai Senatori che se voteranno in maniera definitiva questo disegno legge, lascieranno al Presidente della Repubblica la responsabilità di firmare o rinviare all’intero Parlamento norme che noi riteniamo vergognose e indicibili per un Paese che si dice civile.
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